lunedì 4 maggio 2015

L'Oasi di Sant'Alessio - Pavia

Oasi di Sant'Alessio - Leggerne la storia apre davvero il cuore.
Negli anni 70 Harry e Antonia Salamon, acquistarono lo splendido castello di Sant'Alessio e dei terreni adiacenti, al fine di soddisfare la loro passione per le architetture medievali e con la speranza di poter reintrodurre in natura delle specie che all'epoca venivano considerate in grave pericolo.
Fu così che, grazie all'opera di due privati nacque il parco e vennero intraprese opere di allevamento e protezione per esemplari di Cavalieri d'Italia, Falco pellegrino e della magnifica Cicogna bianca.


Perché allevamento?
L'Oasi venne aperta al pubblico nel 1993 proprio per continuare a finanziare l'attività di allevamento di questi animali, la cui finalità è il reinserimento in natura, seguendo un metodo descritto da Lorenz ma posto in essere dal lavoro di coloro che si sono avvicendati nella cura dell'Oasi, il quale prevede la reintroduzione in libertà di animali allevati in ambienti naturali che già considerano familiari, in modo da aumentare le chance di sopravvivenza delle nidiate e da sollecitare gli istinti che poi ne garantiranno la sopravvivenza una volta liberati.

 
L'attività didattica operata dal parco ha secondo me un merito immenso: quello di allontanare le persone dall'immaginifico di animale patinato "da copertina" , che oggigiorno porta all'idea di Natura Buona e Giusta, dove tutti i pesci sono Nemo e dove gli animali sono "buoni" e soprammobili.
L'ambiente umido dove vi aggirerete è stato ricreato partendo da un campo coltivato destinato all'agricoltura industriale ed è stato impostato in modo da offrire un'autentica ricostruzione ambientale.


 All'interno dell'Oasi di Sant'Alessio è possibile osservare le diverse specie ospitate che interagiscono tra di loro, concorrendo quindi a ricreare quell'equilibrio di nascita - crescita - sviluppo - predazione o morte e nuova rinascita tipica delle catene alimentari realmente presenti allo stato naturale.

 
Sant'Alessio - Un luogo dove siamo possiamo "sbirciare" nella Natura
La loro azione informativa è importante per non incorrere nell'assegnare una morale alla Natura che è tipica dell'uomo e che mi incoraggia a sperare che l'educazione all'amore per essa sia diverso dall'azione di "umanizzazione" che se ne opera.


Cosa vedrete?

Dovete scampanellare all'ingresso (in fin dei conti stiamo entrando in casa altrui) e, lasciando il bel castelletto alla vostra sinistra, proseguite fino a lasciare il laghetto successivo alla vostra destra (zona di cormorani e lontre) e raggiungete il bar dove è possibile fare i biglietti d'ingresso.


Il parco si articola in due diversi percorsi tematici:
Percorso BLU - zone umide Europee
Attraversando un tunnel costruito in bambù potrete osservare da specchi (quelli utilizzati nei confronti all'americana, dove solo una superficie consente l'osservazione mentre l'altra è riflettente) i vari ambienti che ospitano Cicogne, conigli selvatici, Aironi, testuggini, Caprioli..... fino ad attraversare il tunnel acquatico scoprendo il Tuffetto (il quale in questo periodo ospita i nuovi nati sul dorso della madre), le gigantesche Carpe, gli Storioni e le Lontre!
Percorso GIALLO - zone Tropicali
Lo si affronta dopo le Voliere destinate a farfalle e colibrì.
Ricordatevi di chiudere le porte del percorso.
E' necessario rispettare quest'indicazione per non lasciar fuggire gli animali liberi e per mantenere controllata la temperatura dell'ambiente.






 
Osserverete terrari e acquari che ospitano Scalari, Neon ben pasciuti, discus, rane coloratissime, cavallucci marini, un apprezzatissimo piccolo Platax e vari rettili.
Nell'ampia voliera verrete sorpresi dalla planata di un Quetzal e dalla presenza di varie specie botaniche inconsuete (albero del pane, Cacao e molte altre).
Proseguendo osserverete Uccelli del Paradiso, pesci arcieri, Arowana, coccodrilli, fenicotteri.... e molte altre specie.
Un suggerimento: è possibile assistere al pasto di alcuni animali ospitati ed a dimostrazioni di falconeria (quest'ultima solo sabato e festivi), leggete il cartello affisso all'esterno del bar, che ne da notizia.

Perché visitarla?
perché è un'Oasi nel vero senso del termine.
Ovvero un posto dove potere rigenerarvi e trovare ristoro attraverso l'osservazione della Natura.
Il percorso prevede una bella camminata ma non è impegnativo ed è adatto anche ai bambini.
Ricordatevi di indossare abbigliamento consono e comodo.
L'area è attrezzata con un bar ed un'ampia area ristoro.

Ho letto diverse opinioni riguardo l'Oasi di Sant'Alessio su Tripadvisor: devo aggiungere la mia.
Non state visitando uno Zoo.
State per venir ospitati in un angolo di natura ricreato e conservato al meglio da persone di buona volontà.
Certo, i camminamenti non sono perfetti, qualche vasca è in manutenzione (da acquariofila vi assicuro che la manutenzione delle vasche NON è una passeggiata) e i percorsi non sono fruibili da persone con ridotta capacità motoria.
Ma davvero vogliamo concentrarci su questo e non sul lavoro immenso che è stato fatto fin adesso?
Pagate il biglietto, sono soldi ben spesi e vengono utilizzati per finanziare il funzionamento dell'Oasi; se avete da ridire sulle sullo stato delle passerelle sappiate che è possibile fare del volontariato per aiutare chi ci permette di avere questa straordinaria esperienza.



Orari d'apertura Oasi Sant'Alessio:
Gli orari d'apertura del parco variano a seconda della stagione, la struttura apre alle 10 e chiude alle 16 - 17 - 18 del pomeriggio, in correlazione alle ore di luce disponibili.
Verificate gli orari dell'Oasi direttamente dal sito ufficiale:
www.oasisantalessio.org/orari-e-costi/

Volete un'assaggio di cosa, armati di pazienza (e teleobbiettivo) potreste vedere?
Date un'occhiata al gruppo Flickr dedicato al parco:
www.flickr.com/groups/oasisantalessio
www.facebook.com/OasidiSantAlessio

Riferimenti:
www.oasisantalessio.org
www.greenews.info/i-segreti-delloasi-foto-dal-paradiso-a-un-passo-da-milano



Felicemente visitato il 4 maggio


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